(Teleborsa) -
Si accentuano le vendite a Piazza Affari, che arriva a perdere oltre 3 punti percentuali sui principali indici. Il listino milanese paga a caro prezzo la
decisione del Governo di fissare un rapporto deficit/PIL al 2,4% nel DEF varato ieri sera. Rapporto che
potrebbe comportare la bocciatura della Manovra da parte della Commissione europea, con conseguente avvio di procedura di infrazione a carico dell'Italia.
L
a tensione sulla finanza tricolore è ben visibile anche sullo Spread, che v
ola di 44 punti base a quota 279,
e sul rendimento del BTP decennale, schizzato al 3,24%.
Il "caso Italia" penalizza anche l'
Euro, che accentua la flessione sul dollaro, a sua volta sostenuto dai positivi fondamentali dell'economia statunitense. Di scarso impatto il
lieve aumento dei prezzi al consumo in Eurozona.
Giornata negativa anche per gli indici di Eurolandia, con
Francoforte scende dello 0,85%,
Londra dello 0,26%,
Parigi dello 0,53%.
Da rilevare l'
ulteriore discesa della disoccupazione in Germania mentre
il PIL della Gran Bretagna è stato confermato in crescita.
Tornando alla Borsa di Milano,
il FTSE MIB sta lasciando sul parterre il 3,5% continuando sulla scia ribassista rappresentata da tre cali consecutivi, in essere da mercoledì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 22.979 punti, in forte calo del 3,25%. Pesante il
FTSE Italia Mid Cap (-2,41%), come il FTSE Italia Star (-1,7%).
In discesa tutti i comparti. Nella parte bassa della classifica di Piazza Affari, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
bancario (-6,60%),
assicurativo (-4,87%) e
utility (-3,82%).
L'ondata di vendite non risparmia nessuna delle Blue Chip, anche se tra i titoli più colpiti figurano le banche. I più forti ribassi si verificano su
BPER, che cede il 9,33%. Pesante
Banco BPM, che segna una discesa di ben -8,45 punti percentuali. Seduta drammatica per
UBI Banca, che crolla dell'8,24%, e per
Unicredit, in calo del 6,91%.
Stessa sorte per i titoli del FTSE MidCap, tutti in rosso.
Banca Ifis -10,34%,
Credito Valtellinese -8,36%,
Banca MPS -6,69% e
Banca Popolare di Sondrio -6,52%i più bersagliati dalle vendite.