(Teleborsa) - Il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge su Genova nonostante la bollinatura della Ragioneria dello Stato. Il testo, che predispone una dotazione di 645 milioni di euro, non introduce grandissime novità rispetto a quanto preannunciato negli ultimi tempi: risarcimenti ai danneggiati, ricostruzione e nomina commissario.
Le risorse
Nel complesso sono state previste
risorse per 645 milioni di euro. Per la
demolizione e ricostruzione del Ponte Morandi,
crollato a Ferragosto, e per la viabilità secondaria sono stati stanziati
360 milioni, ma la cifra è destinata a variare a seconda del progetto che verrà scelto dal commissario. Per gli
indennizzi e misure di sostegno economico sono stati messi sul piatto
285 milioni fino al 2022. Le
coperture per la ricostruzione sono state rinvenute nel
Fondo investimenti (30 milioni l'anno sino al 2029 in attesa che sia accertata una responsabilità di Autostrade ed il relativo risarcimento) e per gli indennizzi nei vari
Fondi per le emergenze già presenti in bilancio.
Salta il Terzo ValicoUno dei punti più controversi riguarda il
Terzo Valico, che collega la Liguria al Piemonte, di cui
non si fa alcuna menzione nel provvedimento per Genova.
Sostegno al TPL ed al Porto
Sono state previste anche delle risorse a
sostegno del Trasporto Pubblico Locale, per fronteggiare le criticità, ma le risorse sono state tagliate da 80 a
20 milioni, e fondi per il
Porto di Genova, con la costituzione della Zona Logistica Semplificata, anche questi ridotti da 90 a
30 milioni.
Autostrade fuori dalla ricostruzione
Come più volte ribadito dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Danilo Toninelli e dal vicepremier Luigi Di Maio,'
Autostrade per l'Italia (ASPI)
non si occuperà dei lavori di ricostruzione del viadotto Polcevera, ma lo farà una
società terza e non intestataria di concessioni, perché il testo pone il divieto di scelta di un soggetto intestatario di concessioni (ASPI come altri).
Commissario entro 10 giorniIl
super commissario per Genova, di cui non è stato ancora fatto il nome, sarà nominato
entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto, dopo aver sentito il Presidente della Regione Liguria.