(Teleborsa) - "Come facciamo a rimborsare i truffati delle banche? Come facciamo a fare la pensione di cittadinanza ed il reddito di cittadinanza? Come facciamo a fare l'abbassamento delle tasse sulle imprese? Abbiamo fatto i conti e si arrivava a 2,4%. Perché' prima i cittadini e poi i numerini" e "lo abbiamo deciso insieme" al (Ministro Tria n.d.r.) Lo ha detto il vicepremier Ministro dello Sviluppo Economico
Luigi Di Maio, ad
Agorà su Rai Tre, che ha spiegato come si sia è arrivati a definire il
rapporto deficit-PIL al 2,4%.
"Quando abbiamo fatto la Manovra, abbiamo chiesto (al ministro dell'Economia n.d.r. ): facciamo degli scenari: 1,6% - 1,9% - 2,4%. Però l'obiettivo non era fare 2,4% o 2,5% di deficit perché ci piaceva questo numero", ha spiegato.
Per quanto riguarda la revisione e razionalizzazione delle detrazioni fiscali "riguarderà solo le banche e i petrolieri, precisando che non saranno toccate le detrazioni di cui godono i cittadini in particolare
Di Maio ha escluso che la detrazione sui mutui scenda dal 19 al 17%. Una misura questa che ha suscitato già il
malumore delle banche.
Alla domanda se la poltrona di
Tria sia salda e se stia facendo bene il suo lavoro, il vicepremier pentastellato ha risposto: "Assolutamente, squadra che vince non si cambia".