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Alitalia, il Governo sempre alla ricerca del partner guarda all'Asia. Ma la "soluzione" non sembra vicina

Interesse cinese per la compagnia italiana: lo ha detto il Sottosegretario Geraci a Omnibus. Dalle sue parole sembrerebbe però che "si stia procedendo a tentoni"

Economia, Trasporti
Alitalia, il Governo sempre alla ricerca del partner guarda all'Asia. Ma la "soluzione" non sembra vicina
(Teleborsa) - La "soluzione" per Alitalia non sarebbe ancora in dirittura d'arrivo. La conferma, indiretta, che la vicenda della ex Compagnia di bandiera non sia proprio in "acque portuali" sta nella "lettura" delle dichiarazioni rese dal Sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci, rese durante la partecipazione alla trasmissione televisiva "Omnibus" in onda su "La 7".



"Il Governo sta continuando a sondare eventuali partner cinesi, ma non solo, per risolvere la questione Alitalia - ha infatti dichiarato Geraci - e noi ogni giorno contattiamo le controparti cinesi per capire l'interesse (a partecipazione di minoranza, n.d.r.). Ne abbiamo parlato con Governo, linee aeree, fondi. Ma non solo sulla Cina, stiamo guardando a tutto tondo, stiamo cercando di capire come rilanciare Alitalia, guardando non solo in Cina ma anche in Asia, in altre parti del mondo, perché l'Italia ha una posizione centrale nel Mediterraneo che fino a ieri ci ha creato dei problemi, ma adesso dobbiamo sfruttarla".

"L'interesse principale che la Cina ha di investire in Italia e in Alitalia - ha ricordato Geraci - è che il nostro è il Paese più vicino all'Africa senza essere in Africa quindi permette accesso, fa da hub verso quel continente per trasporti e infrastrutture e che però vive in un mondo di regole dell'Unione Europea, con regole del mondo occidentale. E' un doppio vantaggio da sfruttare".

Sempre che i cinesi, attraverso una delle loro compagnie che dispone di collegamenti intercontinentali, trovino "vantaggiosa" l'operazione. Contatti che per la verità si son sempre limitati allo "scambio di intenzioni" senza mai neppure approdare a fasi più concrete, a partire già dal 2007 con Romano Prodi al Governo e poi con gli altri suoi successori.
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