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Il ruolo "sociale" della stazione. Gruppo FS e rete ONDS per la lotta al disagio

Presentato oggi il Rapporto ONDS 2017 che illustra tutte le iniziative attivate a favore dei più bisognosi e per le politiche sociali

Economia, Sostenibilità, Welfare
Il ruolo "sociale" della stazione. Gruppo FS e rete ONDS per la lotta al disagio
(Teleborsa) - La stazione, già centro culturale e di aggregazione, diventa il nucleo centrale per la lotta contro il disagio sociale: 18 Help Center per l'assistenza ai bisognosi, 95 mila metri quadri di spazi concessi ad uso gratuito per le politiche sociali, 26 mila persone prese in carico dagli assistenti sociali.



Sono questi alcuni numeri del Rapporto ONDS 2017, frutto di una collaborazione del Gruppo FS Italiane con la rete ONDS e l'ausilio di Enti locali, ANCI ed associazioni di volontariato. Il Rapporto è stato illustrato oggi dal Direttore dell'ONDS Alessandro Radicchi ed introdotto dal Presidente del Gruppo FS Gianluigi Vittorio Castelli.

Parlando della crescita dei Centri di assistenza istituiti presso le principali stazioni italiane sin dai primi anni del nuovo Millennio, il Presidente Castelli ha sottolineato che con la rete ONDS c'è "un rapporto di collaborazione ben sviluppato, che continua a crescere, un aiuto reale e concreto" che dà una misura dell'attenzione riservata dalle FS alle politiche sociali.




Presente anche il Responsabile al Welfare ed Immigrazione dell'ANCI, Luca Pacini, ha definito l'ONDS una sorta di "barometro del disagio", ricordando che "non solo risponde al disagio sociale, ma tenta anche di intervenire per prevenirlo".

Alessandro Radicchi, Direttore dell'ONDS, ha spiegato che sono 450 mila gli interventi effettuati nel 2017 da operatori e volontari a favore di persone emarginate presso gli Help Center, che hanno registrato una crescita costante da 4 centri aperti nel 2002 ai 18 di oggi. "E' come se le stazioni, soprattutto le grandi, rappresentassero un porto franco dalle mancanze e dalle solitudini delle città", ha spiegato Radicchi, aggiungendo che in una società in movimento anche i Centri di accoglienza devono "reinventarsi" ed interpretare i cambiamenti, offrendo "soluzioni nuove ed alternative".

Ferrovie di Stato Italiane ed il sociale

La politica di Responsabilità sociale del Gruppo FS Italiane prende le mosse nei primi anni '90, quando si è iniziato a parlare di bilancio sociale, ma il primo Report sulla Responsabilità Sociale d'Impresa prende le mosse nel 2001. La formalizzazione di un'attività che risale addirittura al 1987 con l'apertura del primo Centro Caritas in Via Marsala a Roma (Stazione Termini). Lo ha spiegato il Presidente Castelli, che ha fatto anche un doveroso richiamo al Museo della Shoah presso la Stazione centrale di Milano.

Oggi, le politiche sociali del gruppo FS Italiane si declinano in numerosissime iniziative, non solo i 18 Help Center che forniscono accoglienza a "bassa soglia" (una porta aperta senza richiesta di documenti o altre formalità) ed aiuto ai bisognosi, ma anche una serie di altre iniziative in ambito sociale, per rilanciare il ruolo della stazione come nucleo centrale della città e luogo di aggregazione.

Nascono così iniziative a favore di giovani ed anziani, attraverso spazi dedicati in ben 450 stazioni dislocate in tutta italia, concessi ad uso gratuito ad Enti locali ed associazioni per progetti culturali, scuole e molto altro.

Altri progetti "sociali" riguardano la valorizzazione del patrimonio che si sostanzia nel recupero di infrastrutture, ad esempio i binari dismessi che vengono trasformati in piste ciclo-pedonali, itinerari per godere della bellezza dell'ambiente e della natura del territorio.

Ed ancora raccolte fondi come la consueta Raccolta Fondi Natalizia ed il Banco Alimentare, che quest'anno ha raccolto 330 mila euro tramite la distribuzione di cioccolata sui treni con un piccolo "contributo di solidarietà".
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