(Teleborsa) -
Nei primi 7 mesi del 2018 l'export italiano in Ueea (Unione economica eurasiatica) mette la retromarcia con una performance limitata al
+1,2%. Cifre, dunque, lontanissime dal
+15,1% a 9,1 miliardi di euro che aveva segnato lo scorso anno (portando a -25% il gap sui valori record del 2013). Lo dicono le ultime rilevazioni elaborate da Conoscere Eurasia su base Eurostat.
La frenata dell'export nostrano è dovuta principalmente al
nuovo arresto delle vendite in
Russia (pari all'88% dell'export complessivo verso l'Unione) dove, complice il calo della meccanica,
ha segnato nei 7 mesi un -4%, a circa 4,4 miliardi di euro. Il rallentamento delle esportazioni verso
Mosca che ha colpito l'Italia, secondo Paese fornitore europeo, ha interessato in misura ben più lieve la
Germania (+2,3% a 15,2 miliardi di euro) - che si conferma mercato leader per l'export europeo - e
la Francia (+7,7% per un controvalore di 3,3 miliardi di euro).