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Manovra, Savona: "Verifica trimestrale non è richiesta correzione"

Il Ministro per gli Affari Europei Paolo Savona chiarisce il significato delle dichiarazioni fatte sulla necessità di monitorare la Manovra e sul Reddito di Cittadinanza

Economia
Manovra, Savona: "Verifica trimestrale non è richiesta correzione"
(Teleborsa) - La verifica trimestrale dell'andamento del quadro economico non è una richiesta di correzione della Manovra varata dal Governo Conte il 15 ottobre 2018.

Lo ha precisato il Ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, che sabato scorso, 20 ottobre 2018, aveva detto di averla votata a condizione che venisse fatta una verifica trimestrale dei suoi effetti e senza inserimento di un "pilota automatico".

"La proposta, approvata dal Consiglio dei Ministri fin dal varo della Nota integrativa, di una verifica, ogni tre mesi, degli andamenti del quadro geo-economico, conti pubblici e macroeconomici alla mano, per valutare l'efficacia della politica economica, non corrisponde all'interpretazione data dalla stampa di una richiesta di correzione della manovra", ha detto l'economista.

"Come lo stesso Sottosegretario Giorgetti ha precisato, essa testimonia la prudenza con cui il Governo intende condurre la manovra", ha sottolineato Savona, ricordando il problema dell'alto debito e della disoccupazione.

E rispetto al Reddito di Cittadinanza, il Ministro ribadisce che si tratta di uno "strumento importante" e necessario per "affrontare gli effetti della robotizzazione dell'economia" che implica un minor impegno del capitale umano.

Definirlo "sperimentale" - ha precisato - significa solo "accertare che l'organizzazione pubblica e i cittadini siano pronti a gestirlo e usarlo correttamente, verificandone gli effetti sulla stabilità socio-politica e sulla sostenibilità della crescita economica".




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