(Teleborsa) - Con lo sciopero generale proclamato oggi 26 ottobre dai sindacati,
rischiano di fermarsi le lezioni scolastiche. L'agitazione, che coinvolge anche sanità e trasporti, è stata indetta per protestare contro
l'assenza di finanziamenti adeguati per il settore scolastico all'interno del
Documento di Economia e Finanza (DEF). Nel mirino delle associazioni sindacali ci sono i
tagli per 110 milioni di euro previsti dalla Legge di Bilancio, nonché i
33 mila posti vacanti non assegnati a docenti in ruolo ma a supplenti e la mancanza di un programma di assunzioni a tempo indeterminato. Dunque, secondo le varie sigle, le politiche del nuovo Governo sarebbero
inidonee a contrastare il precariato, vera piaga del sistema scolastico che coinvolge ogni anno migliaia di insegnanti.
Secondo
Marcello Pacifico Presidente
ANIEF "il problema è che
l'Italia, con la Manovra, ha diminuito dello 0,1% i fondi per l'istruzione, dopo che già spendiamo un punto in meno degli altri Paesi". "Invece di prendere in mano la situazione e immettere gradualmente in ruolo decine di migliaia di docenti, il Ministero - ha aggiunto il Presidente del sindacato - ha sottoscritto
oltre 120 mila assunzioni a tempo determinato".
Pacifico ha concluso ricordando come
ANIEF non abbia aderito alla contestazione, ma ha espresso
solidarietà ai docenti, al personale ATA e ai dirigenti che hanno incrociato le braccia.