(Teleborsa) - Nei prossimi giorni,
Maurizio Martina rassegnerà le proprie dimissioni dalla
carica di segretario del Partito Democratico. Lo annuncia lui stesso nel discorso di chiusura al Forum tematico Dem che si è concluso oggi a Milano.
"Si completa oggi il mandato che ho ricevuto all’Assemblea nazionale di luglio", ha spiegato l’ex ministro dell’Agricoltura del governo Gentiloni, aggiungendo che il prossim
o 11 novembre avrà luogo l’Assemblea Nazionale con la quale partirà dunque il percorso congressuale. MARTINA IL TRAGHETTATORE - Martina era diventato segretario subito dopo le dimissioni di
Matteo Renzi, dopo cioè la rovinosa sconfitta elettorale del
4 marzo 2018, quando il Partito Democratico aveva toccato il punto più basso della sua storia in termini di consenso. Tappa fondamentale, adesso, è appunto il
congresso che dovrà servire anche per "
andare oltre i confini" dei Dem, un partito che deve tornare ad essere "
radicale" dopo aver avuto "
mancanze e limiti". "Il congresso sarà utile, ma ora non ricominciamo con le liti", ammonisce.
L'ultimo l
'affondo è contro il governo M5s-Lega. La manovra economica del governo gialloverde
"è una manovra da ladri di futuro perché compromette giovani e donne di questo Paese: c'è una gigantesca questione generazionale. È una manovra che ipoteca il nostro destino. E quando cresce il debito diminuisce la libertà. Cari Di Maio e Salvini dovreste rispondere di questo: di aver fatto debito per una spesa iniqua e improduttiva che diminuisce libertà"