(Teleborsa) - Le
Fondazioni bancarie sono
preoccupate per le
ripercussioni sul sociale derivanti dalla crisi di questi organismi no profit. Lo ha affermato il Presidente dell'ACRI,
Giuseppe Guzzetti, in occasione della presentazione del
rapporto sul Risparmio delle famiglie italiane.
"L'elemento che ci preoccupa di più in questo momento è il
ruolo che le Fondazioni hanno sempre svolto per promuovere l'innovazione, la cultura" e che
"in una situazione di difficoltà non riesce più a sostenere".
"C’è il r
ischio di effetti devastanti perché vengono meno risorse che venivano date sul territorio", ha spiegato Guzzetti, ricordando che
con la crisi vengono meno risorse importanti che le Fondazioni hanno sempre impiegato per il privato ed il sociale, ad esempio per le categorie deboli come anziani, disabili, immigrati, drogati ecc..
Poi, ha ricordato che nel 2015 il Governo Renzi ha
inasprito la tassazione sulle Fondazioni bancarie, facendo un autogol rispetto ali
interventi sul terzo settore.
Il Presidete dell'ACRI ha poi fatto qualche esempio di intervento: il caso dei fondi riservati all'
emergenza Emilia Romagna (lo 0,3% dell'avanzo d'esercizio è riservato a crisi ed emergenze di vario genere) e la dotazione per la
povertà culturale infantile di 360 milioni, derivante anche da un credito d'imposta dedicato, che ha consentito di raggiungere
oltre 400 mila bambini.