(Teleborsa) - Profittabilità in crescita, struttura patrimoniale solida e outlook ottimista per
Banca Generali. I primi nove mesi dell'anno sono terminati con un
utile netto a 135,8 milioni di euro, in lieve calo (-8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Al netto dei ricavi variabili, l’utile netto ricorrente mostra invece
un rialzo del 38% a 87,7 milioni.
Le
masse gestite e amministrate sono salite del 9% a 58,5 miliardi di euro, i
nuovi flussi netti si sono attestati a 4,1 miliardi.
Il
margine di intermediazione risulta in linea allo scorso anno (€331,8 milioni, -0,7%), anche se al netto delle voci di ricavo più volatili (performance fees e ricavi da trading) mostrerebbe un incremento del 15% rispetto ai 9 mesi 2017.
Balzo delle
commissioni di gestione (+11% a 478,7 milioni di euro) mentre i
costi operativi si confermano sotto controllo a 143,3 milioni (+3%) "pur includendo un sensibile incremento dei contributi al Fondo Nazionale di Risoluzione Bancaria (BRRD) e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) per complessivi 7,2 milioni (+57%), al netto di quali l’incremento si attesterebbe all’1,1%, spiega l'Istituto.
A livello patrimoniale il
CET1 ratio è al 18% e il
Total Capital ratio al 19,6%, livelli quasi doppi rispetto ai requisiti richiesti da Banca
d’Italia, mentre cresce ulteriormente il livello di liquidità con il LCR (Liquidity Coverage ratio) al 441% (dal 396% registrato giugno).
Nel solo terzo trimestre l'utile netto è aumentato del 10,2% a 43,3 milioni di euro, spinto dalla crescita del margine di intermediazione (108,4 milioni, +9,7%) che ha beneficiato della costante espansione delle commissioni ricorrenti e del margine d’interesse.
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali,
Gian Maria Mossa, ha parlato di "
risultati solidi che riflettono la qualità della nostra consulenza e la prontezza della banca nel rispondere alle mutate condizioni dei mercati. Nonostante la forte volatilità, tra luglio e settembre abbiamo aumentato di oltre il 10% i profitti e la crescita dimensionale è proseguita, specie nella fascia di clientela private che oggi riguarda quasi il 65% delle masse complessive".
Mossa spiega che "l’
acquisizione di una boutique d’eccellenza nell’advisory come Nextam accelererà il nostro sviluppo nel wealth management dove continueremo a sviluppare nuovi servizi e a guardare con attenzione alle migliori opportunità che si presentano sul mercato per rafforzare la diversificazione e la protezione dei patrimoni dei nostri clienti. Sebbene in un contesto di grande cautela, grazie alla forza della domanda e alle numerose iniziative in fase di lancio
siamo fiduciosi di continuare a crescere".