(Teleborsa) -
Giornata negativa per Piazza Affari e i principali mercati del Vecchio Continente, di malumore in scia ad
alcune trimestrali deludenti e ai
toni da "falco" emersi nell'ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve.
A Milano ha pesato anche il "budget drama" acuito da Valdis Dombrovskis. Il vicepresidente responsabile per l'Euro ha dichiarato che
la Commissione europea starebbe valutando la possibilità di aprire una procedura per deficit eccessivo contro l'Italia se il Governo gialloverde non modificherà la Manovra entro il 13 novembre.
Per contro proprio
oggi, 9 novembre 2018, il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha ribadito che la Manovra non cambierà.
Seduta in frazionale ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,27%. Perde terreno l'
oro, che scambia a 1.209 dollari l'oncia, ritracciando dell'1,20%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 60,09 dollari per barile, con un calo dello 0,96%.
In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a 298 punti base, con un timido incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,39%.
Tra i listini europei trascurata
Francoforte, che resta incollata sui livelli della vigilia. Dimessa
Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e fiacca
Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,49%.
Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,88%; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,79%, terminando la seduta a 21.220 punti. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,24%), come il FTSE Italia Star (-0,4%).
Il
controvalore odierno degli scambi in Borsa di Milano resta attorno ai livelli della vigilia: dai dati di chiusura, risulta infatti che il controvalore totale è stato pari a 2,03 miliardi di euro, con una variazione dell'1,29%, rispetto ai precedenti 2,06 miliardi; i contratti si sono attestati a 260.898, rispetto ai precedenti 241.183.
Su 217 titoli trattati in Piazza Affari, 113 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 93. Invariate le rimanenti 11 azioni.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente
Ferragamo, che vanta un incisivo incremento del 2,06% all'indomani della
pubblicazione del bilancio.
Toniche
A2A +1,63%,
Italgas +1,56% e, ancora,
Campari, che continua a beneficiare dei
conti pubblicati martedì.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Leonardo, che lascia sul parterre l'8,79% nonostante la
crescita dei risultati nei primi nove mesi.
Lettera anche su
Saipem e
Telecom Italia, quest'ultima a causa del
rosso in bilancio e dell'allarme debito.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Acea (+8,68%),
Falck Renewables (+4,93%),
Credem (+3,85%) e
Banca Ifis (+3,50%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Fincantieri, che ha chiuso a -15,69%.
Pesante
Cattolica Assicurazioni, che segna una discesa di ben -4,75 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Maire Tecnimont, che crolla del 3,81%.
Sensibili perdite per
Tod's, in calo del 3,77%.