(Teleborsa) -
Sale la tensione in Europa in attesa del 13 novembre 2018, quando l'
Italia invierà la risposta all'Ue sulla Manovra. "I termini sono stati posti in modo molto molto ristretto - ha osservato il ministro dell'Economia
Giovanni Tria - , ci si deve consentire di rispondere in modo documentato e ri-stimando tutte le nostre previsioni e vedere se è necessario cambiarle o se confermiamo le nostre stime. Se riusciamo la mandiamo prima altrimenti rispetteremo i termini". Proprio ieri, 9 novembre 2018, il titolare del dicastero di via xx settembre aveva dichiarato che
la Manovra sarà comunque confermata nei suoi pilastri fondamentali.
Sulla possibilità che Bruxelles apra una procedura contro l'Italia per deficit eccessivo, Tria dopo l'incontro con il presidente dell'Eurogruppo
Mario Centeno ha spiegato: "
per evitare questa procedura sul debito noi dovremmo fare una Manovra di restrizione fiscale violentissima, andare a un deficit dello 0,8%, che per una economia in forte rallentamento sarebbe un suicidio,
non credo che la Commissione si aspetti una reazione di questo tipo anche se formalmente rispettosa delle regole di bilancio". Centeno, dopo aver ribadito di non aver dubbi sull'impegno dell'Italia per l'euro e la crescita sostenibile, ha osservato che
è interesse di tutti che il dialogo in corso produca risultati positivi, poiché "ci sono dubbi che aleggiano sul mercato sulla strategia finanziaria dell'Italia, portata avanti con una serie di costi per lo Stato, le aziende e i cittadini".