(Teleborsa) -
Rischia di saltare il bonus bebè, misura assistenziale di sostegno alla natalità introdotta nel 2015, che prevede un contributo annuo di 960 euro alle famiglie con nuovi nati. Infatti,
nel testo della Legge di Bilancio 2019 non c'è traccia del bonus, la cui validità "scade" al termine dell'anno corrente. Senza proroga dell'attuale regime, da gennaio prossimo niente soldi.
Sulla questione è intervenuto il
Ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, che ha annunciato come la misura sarà inserita nell'attuale testo tramite un emendamento. "La misura ha richiesto una più attenta verifica sulla sua operatività ed efficacia, all'esito della quale
si è deciso di presentare alla Camera un emendamento governativo che miri a tenere conto e, a superare, talune inefficienze che erano emerse nella precedente versione", le parole dell'esponente della Lega. Dunque resta da vedere in quale forma il bonus sarà riproposto tra gli emendamenti, che possono essere presentati entro il prossimo 15 novembre.
Se venisse
prorogato il regime attuale, il bonus prevede l'erogazione di 960 euro annui, quindi 80 euro al mese, per i nuovi nati a famiglie che abbiamo un
Isee non superiore a 25 mila euro, raddoppiati laddove l'Isee sia inferiore ai 7 mila euro.
Inizialmente valido per i nati nel periodo 2015-2017 per i primi tre anni di vita del bambino, l'incentivo è stato
esteso anche ai nati nel 2018, ma limitatamente al primo anno di vita nel neonato. Resta viva però l'ipotesi di una
rimodulazione dell'assegno, sempre legato all'Isee e
diversificato in base a più fasce di reddito.