(Teleborsa) -
E' giallo sul vertice a Palazzo Chigi che avrebbe dovuto vedere nuovamente a confronto il
Premier Giuseppe Conte ed i due
vicepremier Di Maio e Salvini per fare il punto sulla situazione, in vista della
lettera di risposta da inviare a Bruxelles, entro domani, 13 Novembre.
Mentre
fonti della Lega parlavano di un
vertice a tre stamattina a Palazzo Chigi, il portavoce della
Presidenza del Consiglio Rocco Casalino
smentiva. A quanto pare ci sarebbe stato solo un
"incontro" e "non un vertice" anche
piuttosto breve tra Conte, Salvini e Giorgetti", cui Di Maio non pare abbia partecipato.
Di certo c'è solo l'incontro si stamattina del Presidente del Consiglio Conte con gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale (FMI), giunti in Italia per la consueta missione. La relazione dei tecnici del FMI sarà resa nota solo domani, ma la scorsa settimana l'Istituto di Washington aveva già espresso preoccupazioni sulla possibilità di un "contagio" dell'Italia alle economie europee e ridotto pre previsioni dle PIL all'1% (il target del governo italiano indica un 1,5%).
La tensione tra Roma e Bruxelles resta ai masismi livelli dopo il
duro botta e risposta a distanza tra il ministro dell'Interno
Salvini e il presidente della Commissione Ue,
Jean Claude Juncker.
"
L'Italia ha già avuto flessibilità per 30 miliardi e ora deve rispettare le regole" - ha detto Juncker - al quale il leader leghista ha subito replicato: "non siamo cocciuti" ma "lasciateci lavorare" e davanti all'incombente ipotesi dell'apertura di una procedura da parte dell'Ue, ribadisce che "i fondamentali" non saranno toccati. "
Ben vengano i consigli, ma i diktat saranno rispediti al mittente".