(Teleborsa) - "No a bollini allarmistici o a tasse per
dissuadere il consumo degli alimenti tipici del Made in Italy, diffamati da sistemi di etichettatura ingannevoli e politiche fiscali che sostengono modelli alimentari sbagliati". La denuncia arriva dal
Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, in riferimento alla presentazione "Foreign Policy and Global Health", prevista oggi 13 novembre presso la seconda commissione dell'
Assemblea Generale dell'Onu, che "esorta gli Stati Membri a adottare politiche fiscali che dissuadano dal consumo di cibi insalubri".
Nel mirino però entrano anche gli
alimenti tipici della dieta mediterranea che contengono zuccheri, grassi e sale. Secondo Coldiretti, il documento presentato presso il Palazzo di Vetro "mette in pericolo cibi come
olio extravergine, Parmigiano Reggiano o prosciutto di Parma", con la promozione di un modello di alimentazione artificiale "ispirato dalle multinazionali che chiede di predisporre etichette nutrizionali fuorvianti e che mette in discussione le nostre tradizioni plurisecolari agroalimentari".
"Nel 2018 l'Italia ha messo a segno un
nuovo record delle esportazioni, +3% nei primi sei mesi, dopo il valore di 41,03 miliardi del 2017" - continua Prandini. "Il rischio è che vengano promossi in tutto il mondo
sistemi di informazione visiva come quello adottato in Cile dove hanno marchiato con il
bollino nero, sconsigliandone di fatto l'acquisto, prodotti come il Parmigiano e il prosciutto, con le esportazioni del made in Italy agroalimentare
crollate del 12% nei primi sette mesi del 2018". Dunque informazioni sommarie che rischiano di
discriminare quasi l'85% in valore del Made in Italy a denominazione d'origine protetta.