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Inceneritori, dibattito acceso Di Maio-Salvini. Premier Conte a Caserta

Il numero uno di palazzo Chigi è atteso con sette Ministri per la firma del protocollo d'intesa per la Terra dei Fuochi. Di Maio: "Inceneritori roba vintage". Salvini: "Portano salute e creano ricchezza".

Ambiente, Economia
Inceneritori, dibattito acceso Di Maio-Salvini. Premier Conte a Caserta
(Teleborsa) - Non si placa il botta e risposta in corso da giorni fra i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sul delicato tema dei rifiuti e degli inceneritori, che il Premier Giuseppe Conte ha promesso di risolvere.

E proprio per tener fede al suo impegno, come preannunciato, Conte sarà oggi a Caserta con sette ministri per la firma del protocollo d'intesa volto a risolvere la questione dei "roghi" nella Terra dei Fuochi.

Di Maio: "Inceneritori è roba vintage" - Da Pomigliano dove, stamattina ha incontrato le ex tute blu licenziate dello stabilimento Fiat ed ha firma di un protocollo d'intesa per l' alternanza scuola-lavoro, il Ministro del Lavoro ha affermato che il protocollo "è il primo atto per cominciare a spegnere i fuochi". Parlando della "scaramuccia" in corso con Salvini, Di Maio ha affermato che "alla fine tutte le diversità di vedute nel governo si superano", ma ha aggiunto "oggi parlare di inceneritori è come parlare della cabina telefonica col telefono a gettoni. Qualcuno può essere anche ancora affascinato dal vintage ma sempre vintage rimane".

Salvini: "Inceneritori, se gestiti bene, portano salute e ricchezza" - Non si è fatta attendere la replica del collega Matteo Salvini, che da Milano ribatte: "Se gestiti bene e controllati bene, portano più salute ed economia". E quindi sicuramente la Lombardia non torna indietro". Il vicepremier fa anche l'esempio degli inceneritori con pista da sci di Copenhagen, affermando che "i rifiuti ovunque nel mondo significano ricchezza, energia e acqua calda".

La posizione dei Cinquestelle è chiara: "Chiudere gli inceneritori" - Un post su Facebook del Movimento 5 Stelle ribadisce che "il contratto di Governo tra Movimento 5 Stelle e Lega in tema di rifiuti parla chiaro. Parla di chiudere inceneritori e discariche. Non di realizzarne". La scelta più sana - si legge - è il "modello Treviso", che ora guida il Veneto più virtuoso, dove sono stati chiusi inceneritori e la raccolta è in gran parte differenziata, non è il "modello Brescia", soprannominato il "più grande forno d'Europa" con ben 13 inceneritori.

Costa: "Inceneritori non servono"- Sulla linea del M5S il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che afferma: "Siamo dell'opinione che gli inceneritori non servano". E per rimarcare la posizione fa l'esempio degli inceneritori chiusi in Veneto ed anche in Lombardia, affermando che l'inutilità deriva dal fatto che "fortunatamente e per capacità dell'Italia, la differenziata sta crescendo molto".
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