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ENI con Hera per l’economia circolare

Dagli oli vegetali esausti il biocarburante per i mezzi della raccolta rifiuti. Rilevanti i benefici ambientali con una riduzione fino al 40% delle emissioni inquinanti

Ambiente, Energia, Finanza
ENI con Hera per l’economia circolare
(Teleborsa) - ENI ed Hera, società da tempo impegnate nella promozione di un modello di economia circolare attraverso il continuo sviluppo tecnologico e organizzativo dei rispettivi business, hanno siglato una partnership finalizzata a trasformare l’olio vegetale esausto in biocarburante per alimentare i mezzi aziendali della raccolta rifiuti di Hera.



L’accordo prevede che gli oli vegetali esausti di uso domestico, come quelli di frittura, recuperati da Hera attraverso circa 400 contenitori stradali e in circa 120 centri di raccolta, saranno inviati alla bioraffineria ENI di Venezia, a Porto Marghera, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria, che lo trasformerà in green diesel, prodotto completamente rinnovabile che costituisce il 15% dell’Enidiesel+. Il biocarburante alimenterà i mezzi aziendali Hera per la raccolta dei rifiuti urbani.

"Con la conversione della raffineria di Venezia, prima al mondo a essere trasformata in bioraffineria, alla quale si aggiungerà tra qualche mese anche la raffineria di Gela, anch'essa rimodulata al ciclo bio – commenta Giuseppe Ricci, ENI Chief Refining & Marketing Officer - ENI ha dato inizio a quel percorso di transizione energetica che vede i biocarburanti giocare un ruolo sempre più importante nel processo di decarbonizzazione del nostro pianeta".

"Un modello di economia è realmente circolare se affronta l’intero ciclo di vita delle risorse, con reali partnership tra le imprese responsabili e i cittadini, andando oltre la sola gestione della fase terminale, cioè della raccolta degli scarti, magari consegnati a terzi – è il commento di Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera –. In questo senso, Hera è impegnata non soltanto a prolungare il ciclo di vita dei materiali, attraverso iniziative di riciclo e riuso, ma anche a sviluppare soluzioni e impianti volti a trasformare la materia in nuovi prodotti o ricavandone energia, soprattutto nella filiera biologica. L'accordo con ENI dà seguito a questo orientamento, individuando un nuovo ambito di applicazione in cui valorizziamo la materia recuperata contribuendo alla decarbonizzazione e all’efficienza energetica".
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