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Decreto fiscale, sfuma rottamazione Imu e Tasi

Proroga per il 2019 del bonus bebè e per gli oltre 525 milioni di euro per il Fondo calamità naturali. Via libera alla tassa sul money transfer e alla rottamazione ter delle cartelle

Economia
Decreto fiscale, sfuma rottamazione Imu e Tasi
(Teleborsa) - Non ci sarà la terza finestra utile per "rottamare" le imposte locali come Imu e Tasi, che perde dunque il treno del decreto fiscale. Lo ha annunciato il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci spiegando che "non c'è parere favorevole della Ragioneria".



Tra le misure approvate, c’è la proroga di tre mesi - fino alla fine di settembre del 2019 - della moratoria delle sanzioni per il mancato utilizzo della fatturazione elettronica per chi effettua il versamento mensile dell’Iva. Inoltre, approvate anche la conferma dello stop al condono con l'introduzione della sanatoria delle irregolarità formali, la proroga per il 2019 del bonus bebè e per gli oltre 525 milioni di euro per il Fondo calamità naturali. Semaforo verde anche alle norme per il rilancio del Casinò di Campione d'Italia e al taglio delle tasse sulle sigarette elettroniche (che scendono al 10-15% dal 50%). E ancora: il via libera alla tassa sul money transfer e alla rottamazione ter delle cartelle


Fenu (M5s): maxi condoni e scudi li fanno altri- Esprime soddisfazione per l’andamento dei lavori, il relatore Emiliano Fenu (M5s): "Misure come la rottamazione ter delle cartelle, lo stralcio delle mini cartelle, la definizione agevolata delle liti fiscali e la definizione degli errori formali danno una boccata d'ossigeno ai piccoli contribuenti in difficoltà, che meritano di essere rimessi in carreggiata”.

NESSUNO SCONTO AGLI EVASORI - "Queste misure - afferma - sono un investimento sulle persone che loro malgrado non sono riuscite a pagare tutto il dovuto, senza il minimo sconto per gli evasori". Di condoni, sottolinea ancora, nel testo non c'è traccia e non risparmia una frecciatina al veleno ai predecessori: "Semmai i condoni sono stati varati da altri Governi. In questo decreto non c'è spazio per sconti agli evasori, né ci sono scappatoie per chi ha portato soldi fuori dal Paese".
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