(Teleborsa) - Sul governo
gialloverde, alle prese con la difficile partita con
Bruxelles sulla manovra, arriva pure la doccia fredda sui dati de
l Pil che torna a segno meno dopo quasi quattro anni. Intanto, dopo giorni in cui la parola d'ordine dichiarata è stata dialogo da entrambe le parti, adesso sembra siano ufficialmente iniziate le prove di disgelo fra Italia e Ue per
tentare di schivare la tegola della procedura di infrazione. CONTE: "C'è PUNTO D'INCONTRO" - Il premier
Giuseppe Conte dal G20 di Buonos Aires, al termine di un bilaterale proprio con Jean Claude
Juncker, fa sapere che con Bruxelles
"c’è un punto di incontro" e che l’obiettivo resta quello di evitare il cartellino giallo sulla manovra dell’Italia.
Bisogna adesso attendere il rientro a Roma del capo del governo e del
ministro dell’Economia Tria per verificare se la trattativa oltreoceano si trasformerà in
emendamenti concreti promossi da Bruxelles. E proprio il titolare di Via XX Settembre precisa che
"Non è mai stata in campo la volontà di arrivare a uno scontro in Europa o la messa in discussione della permanenza a restare in Europa". Così il ministro dell'Economia, in conferenza stampa al termine del G20 a Buenos Aires.
Descrivendo il
"dialogo non formale" con la Commissione Ue per cercare una soluzione
"non attaccandosi a numeri di un tipo o dell'altro", Tria ha aggiunto:
"Mi rendo conto che fa notizia il dire di quanto si può muovere il rapporto deficit/Pil anche perchè sono gli indicatori che sono una specie di bandiere. Stiamo parlando di indicatori che sono stime e a volte si parla di scostamenti in più o in meno che rientrano negli errori statistici".Palla, bollente, al
Parlamento, con un occhio all'orologio visti i
tempi strettissimi.