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Decreto semplificazioni, un ricco menù: dalla proroga del prestito Alitalia ai concorsi più veloci in sanità

Cambia anche il Codice appalti e scompare il sistema di tracciabilità dei rifiuti. La bozza del provvedimento dovrebbe arrivare oggi, mercoledì 5 dicembre, in Consiglio dei Ministri

Economia
Decreto semplificazioni, un ricco menù: dalla proroga del prestito Alitalia ai concorsi più veloci in sanità
(Teleborsa) - Tante le novità contenute nella bozza di decreto legge sulle semplificazioni che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri previsto per oggi, mercoledi, 5 dicembre. Un ricco menù: si va dall’aumento delle soglie per concedere appalti con affidamento diretto al taglio liste di attesa nella sanità, dalle procedure più veloci per i concorsi alla cancellazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti. Nel provvedimento anche la proroga del prestito ponte di Alitalia al 30 giugno.



Alitalia: proroga al 30 giugno per il prestito ponte - Viene dunque nuovamente prorogato il prestito ponte di Alitalia da 900 milioni di euro, in scadenza il prossimo 15 dicembre. Il finanziamento dovrà essere "rimborsato entro trenta giorni" dalle cessione dei complessi aziendali" e “non oltre il termine del 30 giugno 2019". Con molta probabilità dovrebbe anche essere deciso il nome del sostituto di Luigi Gubitosi, da poco volato in Telecom.


Sanità, concorsi veloci - In arrivo tante novità nella Sanità. Prima di tutto, per fronteggiare la carenza di personale e per sanare situazioni di precariato "il personale medico che alla data di entrata in vigore del provvedimento abbia maturati almeno 5 anni di servizio, anche non continuativi negli ultimi 10 anni, presso i servizi di emergenza urgenza ospedalieri, può accedere alle procedure concorsuali fino al 31 dicembre 2019 per Medicina e chirurgia d'accettazione d'urgenza anche senza specializzazione".

Codice appalti, sale la soglia della procedura - Previsto un rialzo delle soglie per le procedure semplificate, portando il tetto dell'importo delle opere da 1 milione a 2,5 milioni. "Si consente alle stazioni appaltanti di ricorrere alla procedura negoziata per l'affidamento dei lavori di importo inferiore a 2.500.00 euro, fermo restando l'obbligo di ricorrere alle procedure ordinarie per l'affidamento dei lavori pari o superiori a questa soglia".

Rifiuti, via tracciabilità Nistri- Dal primo gennaio sarà "soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, Sistri", in vigore. L’obiettivo, si spiega, è di arrivare alla "definizione e alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare".

Assunzioni nella Pa e ricambio generazionale - "a decorrere dal 2019 le amministrazioni dello Stato, le agenzie e gli enti pubblici non economici, possano procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa la personale di ruolo cessato nell'anno precedente".

Debiti della Pa - Una parte del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, con dotazione iniziale di 50 milioni di euro, sarà "dedicata a interventi di garanzia in favore delle piccole e medie imprese che, per effetto del ritardo nell'incasso di crediti vantati verso le Pubbliche Amministrazioni, sono in difficoltà nella restituzione delle rate di finanziamenti già contratti con banche e intermediari finanziari". La garanzia sarà "comunque non superiore all'80 per cento e fino a un importo massimo garantito di euro 2,5 milioni".


Nuovi vertici Anpal - Il governo intende nominare entro 30 giorni il nuovo presidente dell'Anpal e il nuovo direttore generale, con contestuale decadenza del presidente e del direttore generale in carica.

Via libera a rimborso buoni pasto, fondo di 3 milioni nel 2019 - I buoni pasto forniti ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni che sono stati oggetto di risoluzione da parte di Consip, veranno "rimborsati". Viene istituito un fondo da ripartire con una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2019 per la restituzione dei buoni pasto. Le persone che hanno avuto buoni pasto maturati ma “non spesi” e che non sono stati giudicati “coperti”, li può restituire al datore di lavoro che li sostituirà con altri buoni dello stesso valore.
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