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Confindustria vede PIL 4° trimestre ancora negativo

L'ultimo rapporto del Centro Studi conferma una domanda debole ed un mercato del lavoro che si è arrestato. Anche la Finanza non dà cenni di rivitalizzazione in attesa che si definisca la vertenza con l'UE sulla manovra

Economia
Confindustria vede PIL 4° trimestre ancora negativo
(Teleborsa) - (askanews) - Roma, 12 dic 2018 - "La gran parte degli indicatori congiunturali concordano su un Pil italiano debole nel IV trimestre (dopo il -0,1% nel III). La produzione industriale e' cresciuta appena in ottobre (+0,1%) e a novembre la fiducia delle imprese nel manifatturiero ha continuato a peggiorare, gli ordini non lasciano intravedere miglioramenti, il Pmi composito e' sceso sotto il 50. Tra i pochi dati positivi c'e' la fiducia delle famiglie, che sostanzialmente tiene, sui livelli di fine 2017". Lo scrive il Centro studi di Confindustria nella congiuntura flash.

L'economia italiana ha invertito la rotta ed il PIL sarà negativo anche nel 4° trimestre. Lo dice l'ultima indagine mensile del Centro Studi Confindustria, secondo cui "la gran parte degli indicatori congiunturali concordano su un PIL italiano debole nel 4°trimestre dopo il -0,1% nel terzo".

La spesa langue - "La fiducia delle famiglie sostanzialmente tiene sui livelli di fine 2017 - sottolineano gli esperti dell'associazione imprenditoriale - ma la domanda interna resta debole". Dopo la flessione sia dei consumi sia degli investimenti nel 3° trimestre, si conferma l’attesa di una dinamica fiacca anche nel quarto trimestre.

L’occupazione è ferma - CSC rileva che la ripresa occupazionale si è arrestata da giugno: in ottobre il numero di occupati è rimasto fermo, dopo -0,2% nel 3° trimestre. "Potrebbe trattarsi di una pausa temporanea, ma l’indebolimento dell’attività fa temere un’interruzione del trend", si sottolinea. In ottobre poi tornano su anche i disoccupati verso i 2,8 milioni.

I mercati intanto aspettano - Gli investitori attendono, infatti, la definizione delle misure nella Legge di Bilancio e il confronto con la Unione Europea.
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