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Abi, a novembre frenano i prestiti alle imprese e migliorano le sofferenze bancarie

Migliora il dato delle sofferenze bancarie che, ad ottobre, si attestano sotto i 40 miliardi

Economia
Abi, a novembre frenano i prestiti alle imprese e migliorano le sofferenze bancarie
(Teleborsa) - Si è ormai lontani dal picco di 88,8 miliardi di novembre del 2015 e, secondo il rapporto mensile dell’Abi, ad ottobre 2018, scendono ancora le sofferenze bancarie sotto quota 40 miliardi. Un dato che va via via migliorando se si confronta con i mesi passati. Infatti le sofferenze nette (al netto delle svalutazioni) sono state pari a 38,288 miliardi, mentre a settembre erano a 40,221 miliardi e ad agosto a 40,49 miliardi. Sempre a novembre il complesso dei finanziamenti a famiglie e aziende ha segnato un +1,53% su base annua, dal +2,07% di ottobre e dal +2,28% di settembre. Andamento inverso per il totale dei prestiti all'economia che mostrano un +1,25% nel penultimo mese dell’anno, in discesa dal +1,76% di ottobre.

Altro dato di Palazzo Altieri mostra che il complesso dei finanziamenti a famiglie e aziende ha segnato un +1,53% su base annua, inferiore al +2,07% di ottobre. A faticare di più è però l'andamento del totale dei prestiti all'economia mostrando, dal +1,76% di ottobre,un +1,25% nel periodo di analisi. Il mese scorso, inoltre, l'ammontare dei finanziamenti e' stato di 1.727 miliardi, "superiore di circa 25 miliardi all'ammontare della raccolta (1.702 miliardi)".

Per quanto riguarda i tassi d'interesse sui mutui, questi aumentano ancora, per il secondo mese consecutivo. "Risentendo dell'aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani", sostiene l'Abi nel rapporto mensile, il tasso medio registrato sui nuovi prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni e' salito all'1,91%, dall'1,88% di ottobre. Cresce ancora, sottolinea l'associazione bancaria, anche il tasso sui nuovi finanziamenti alle imprese: e' aumentato all'1,54% dall'1,52% di ottobre. A novembre il tasso medio sul totale dei prestiti e' invece pari al 2,57%, in leggero calo rispetto al 2,58% del mese prima.

Infine dal rapporto si evince la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine (tramite obbligazioni), con un -16,42% su base annua (oltre -46 miliardi) dopo il -16,33% di ottobre,i depositi aumentano di circa 46,6 miliardi rispetto a novembre dell'anno scorso (+3,29%) l’azzeramento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni), che a novembre segna un -0,01% annuo, dal +0,18% di ottobre.


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