(Teleborsa) -
Saranno più salati gli interessi delle cartelle esattoriali non pagate. Lo ha annunciato il Ministero dell'Economia e delle Finanze, su un decreto formato dal Ministro Giovanni Tria e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 dicembre. Si tratta della
seconda "stangata" in un anno.
Il tasso applicato è addirittura triplicato, passando
allo 0,8% dallo 0,3% precedente. L'aumento degli interessi applicati sui ritardi dei pagamenti delle imposte e delle cartelle esattoriali
sarà effettivo dal prossimo 1° gennaio.
La maggiorazione dello 0,5% sarà pagata anche dai destinatari della
pace fiscale, nei ritardi per la
definizione agevolata dei processi verbali di constatazione, per la definizione degli atti del
procedimento di accertamento e anche per la chiusura delle
liti pendenti.
Al contrario,
restano fermi gli interessi legali a carico dello Stato in caso di un rimborso di un contribuente,
pari al 2% annuo, mentre
se è il contribuente a pagare in ritardo, si applica una
sanzione del 30% con una riduzione al 15% in caso di pagamento entro 90 giorni.