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Manovra, l’Ue non avvierà la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia

Dombrovskis: "Per ora stop alle sanzioni ma l'accordo va attuato in pieno". Alle 13 l'intervento di Conte in Senato

Economia
Manovra, l’Ue non avvierà la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia
(Teleborsa) - “L’accordo di oggi non è perfetto ma ci permette evitare la procedura di infrazione, a condizione che le misure vengano attuate pienamente”. A confermare le indiscrezioni che, in mattinata, avevano parlato della volontà della Commissione europea di soprassedere sull’avvio della procedura in attesa di ulteriori verifiche da compiere nelle prossime settimane, è il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, parlando dell’Italia in conferenza stampa a Bruxelles. Il punto della situazione verrà fatto a gennaio, una volta che la legge di bilancio sarà stata approvata dal Parlamento.

"Se le cose dovessero andar male – ha aggiunto Dombrovskis – possiamo tornare sulla questione a gennaio". Fino a quel momento, ha spiegato il vicepresidente della Commissione Ue "il monitoraggio consisterà nel seguire votazione in Parlamento per verificare che l'accordo sia approvato. Il resto della vigilanza avverrà nell'ambito del semestre europeo".

"Per l'anno 2020, di 12,2 miliardi di euro in misure presentate dal governo italiano, 9,4 miliardi sono salvaguardie sull'Iva, quindi è una strategia che poggia moltissimo sull'attuazione delle clausole di salvaguardia sull'Iva", ha aggiunto Dombrovskis, precisando che gli sforzi ulteriori inseriti dall'Italia nell'accordo raggiunto sulla manovra di bilancio con la Commissione europea "ammontano a 10,25 miliardi di euro". Il vicepresidente ha, inoltre, affermato che la revisione delle stime di crescita del Pil è stata parte dell'accordo raggiunto tra Roma e Bruxelles. "Sì, le proiezioni di crescita sono state riviste al ribasso e adesso la crescita dell'economia reale per quest'anno e il prossimo è stata fissata all'1%", ha spiegato Dombrovskis , dopo aver parlato di "dati plausibili" sui quali è ora fondato il nuovo documento italiano.

"L'Italia sta a cuore all'Europa e all'area euro, che esce rafforzata da questo risultato positivo" ha affermato, il commissario europeo, Pierre Moscovici, sottolineando che l'accordo raggiunto tra Roma e Bruxelles "dimostra che la Commissione non è nemica del popolo italiano come qualcuno voleva dipingerci".

Si attendono, intanto, le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’Aula del Senato, inizialmente previste per mezzogiorno e slittate alle 13. Subito dopo l’intervento del premier, il Governo presenterà in commissione Bilancio le modifiche sui saldi, che prevedono la riduzione dei fondi per reddito di cittadinanza e pensioni. L’emendamento sulla manovra che recepisce l’esito della trattativa con l’Ue è, infatti, pronto per essere depositato in Senato.














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