(Teleborsa) - Pioggia di vendite sul listino USA, che in una giornata semifestiva e dai volumi ridotti, ha chiuso di nuovo in pesante ribasso. Panic selling friability borsa a causa dell'avvio dello shutdown e di un nuovo allarme crisi finanziaria scaturito dall'incontro del segretario al Tesoro USA Mnuchin con le Big Bank americane. Il numero uno del Tesoro ha infatti sollecitato i banchieri ad aumentare la liquidità, allarmando il mercato.
Alla borsa di New York il Dow Jones però chiude una seduta ad orario ridotto con una pesante flessione del 2,91%, proseguendo la serie di quattro ribassi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; si abbattono le vendite anche sullo
S&P-500, che termina la giornata a 2.351,1 punti, in forte calo del 2,71% avviandosi a concludere il mese di dicembre con la peggior performance dalla Grande Depressione. Pessimo il
Nasdaq 100 (-2,43%), come l'S&P 100 (-2,3%).
In discesa a Wall Street tutti i comparti dell'S&P 500. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti
utilities (-4,27%),
energia (-4,02%) e
beni industriali (-3,14%).
Affondano tutti i titoli ad alta capitalizzazione del mercato il Dow Jones. Le più forti vendite si manifestano su
Nike, che prosegue le contrattazioni a -5,83%.
In apnea
Microsoft, che arretra del 4,17%.
Tonfo di
Procter & Gamble, che mostra una caduta del 3,94%.
Lettera su
Johnson & Johnson, che registra un importante calo del 3,94%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq,
Ctrip.Com International (+1,32%) e
Qurate Retail (+0,60%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Mercadolibre, che prosegue le contrattazioni a -9,91%.
Affonda
Tesla Motors, con un ribasso del 7,62%.
Crolla
Jd.Com, con una flessione del 6,31%.
Vendite a piene mani su
KLA-Tencor, che soffre un decremento del 5,18%.