(Teleborsa) -
Quasi 2,4 miliardi di euro spesi dagli italiani per cene e pranzi di vigilia e oggi giorno di Natale, con il 91% che hanno preferito stare a tavola in casa con parenti e amici. Una scelta di 9 cittadini su 10, almeno secondo una prima stima fornita da
Coldiretti/Ixé, con un calo del 4% rispetto allo scorso anno.
Dal momento che il 24 dicembre è come sempre, giorno, o meglio
"serata di vigilia", nel menu non è mancato il pesce per tre tavole su quattro (75%). E a "mezzogiorno" del Natale, come tradizione, è prevalsa la carne, con in testa i bolliti e a seguire arrosti e fritti.
Tra le pietanze più gettonate,
agnelli e tacchini, con minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche in gara per i primi piatti. Immancabili, praticamente quasi in ogni tavola, i dolci fatti in casa.
Il dicembre 2018 segna il
record di una media di 3,6 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, sempre secondo l’indagine Coldiretti/Ixé, dal quale si evidenzia il ritorno delle grandi tavolate con in media 8 persone a condividere il menu più importante dell’anno.
Lo spumante italiano si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (87%), a pari merito con la frutta locale di stagione, mentre il panettone con il 73% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 67%. Ma entrambi i "contendenti" consumati spesso in abbinamento a dolci locali che vengono fatti in casa in quasi la metà delle famiglie.
La maggioranza delle tavole
sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata in 900 milioni di euro per pesce e carni, salumi compresi;
430 milioni di euro per spumante, vino e altre bevande;
280 milioni di euro per dolci, pandori e panettoni;
480 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca;
180 per pasta e pane e
130 milioni di euro per formaggi e uova.