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Il "dopo Natale": avanzi in tavola per 9 italiani su 10

Boom di riciclaggio di cibi nel giorno di Santo Stefano che secondo un'indagine Coldiretti/Ixé interessa il 91% delle persone

Agroalimentare, Economia
Il "dopo Natale": avanzi in tavola per 9 italiani su 10
(Teleborsa) - Sulle tavole degli italiani oggi, 26 dicembre giorno di Santo Stefano, è boom del riciclaggio dei cibi avanzati in occasione di cene e pranzi di Natale. Riciclaggio alimentare favorito dalla crisi economica e dalla conseguente cresciuta sensibilità verso la riduzione degli sprechi anche per motivi etici e ambientali, che interessa ben nove persone adulte su dieci, ovvero il 91% della popolazione che per un motivo o per l'altro ha il proprio da fare in cucina o ne "trae solo beneficio dai risultati".



E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata appunto oggi, giorno di Santo Stefano, dalla quale si evidenzia che solo nel 7% delle famiglie non avanza niente, mentre il 2% dona in beneficenza e nessuno dichiara di buttare gli avanzi nel bidone. Secondo Coldiretti ammonta ad almeno mezzo miliardo di euro il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole degli Italiani a Natale.

Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille (piatto francese di verdure miste). La frutta secca viene facilmente caramellata per diventare ottimo "torrone", mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme.

Il recupero del cibo è dunque una scelta che fa bene all'economia e all'ambiente, dal momento che oltretutto produce una minore quantità di rifiuti. Per il tradizionale appuntamento del Natale con la tavola sono stati spesi 2,4 miliardi di euro, il 4% in meno rispetto allo scorso anno.
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