Facebook Pixel
Milano 14:54
34.334,46 -0,09%
Nasdaq 23-apr
17.471,47 0,00%
Dow Jones 23-apr
38.503,69 +0,69%
Londra 14:54
8.076,37 +0,39%
Francoforte 14:54
18.149,05 +0,06%

Ncc, tensioni a Roma durante la manifestazione degli autisti contro la Manovra

Da Fiumicino al centro della Capitale le auto nere si sono radunate per protestare contro il provvedimento che le penalizza

Economia
Ncc, tensioni a Roma durante la manifestazione degli autisti contro la Manovra
(Teleborsa) - La protesta è iniziata ieri, poco dopo le 13 con una sfilata lungo l’anello viario che collega il piano Partenze dei Terminal dell’aeroporto di Fiumicino. Le auto degli Ncc, scortate in testa e coda da vetture della polizia, sono passate suonando i clacson in segno di dissenso contro la Manovra. Ma il clou della manifestazione è avvenuto a Roma, in piazza della Repubblica, dove fino a tarda notte si sono radunati autisti provenienti da tutta Italia.

Quello che è andato in scena ieri è l’atto conclusivo della scia di proteste scoppiate già nelle ultime settimane contro contro il decreto legge, approvato dal Consiglio dei ministri, che disciplina i noleggi con conducente.

“Se non ci ascolteranno bloccheremo il Paese. Ci sono duecentomila posti di lavoro a rischio”, hanno affermato i manifestanti sventolando bandiere tricolore e accusando il Governo di essere “schiavo dei tassisti”. Secondo il decreto, che riguarda “disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea”, gli Ncc potranno operare in ambito provinciale senza dover più tornare in rimessa ma solo a patto di avere già nel foglio di servizio più prenotazioni oltre alla prima. Resta inoltre bloccato il rilascio di nuove autorizzazioni in attesa del nuovo archivio informatico pubblico nazionale per la registrazione di tutte le licenze, anche dei taxi.

Durante la manifestazione non sono mancati i momenti di tensione con le forze dell'ordine e i tassisti presenti. I lavoratori della categoria hanno bruciato un manichino del vicepremier Luigi Di Maio intonando anche cori contro il ministro Danilo Toninelli. Nel pomeriggio una delegazione è anche andata al Quirinale per chiedere al presidente Sergio Mattarella di non firmare il decreto e per consegnare un documento in cui spiegano le proprie ragioni. Tra queste, l’incostituzionalità del decreto, i rischi di violazione della privacy per i propri clienti e quelli sulla violazione della tutela della concorrenza con i tassisti.

“Le tensioni registrate in queste ore spiegano bene lo stato di forte preoccupazione dei tanti noleggiatori che anche oggi non hanno avuto alcuna garanzia sul futuro del proprio lavoro” ha commentato Giorgio Dell'Artino, presidente di Azione Ncc. Condannando “ogni forma di violenza” Dell’Artino ha auspiscato di “avere quanto prima una risposta dal Governo con un impegno concreto nel regolamentare il settore, cosi' da non lasciare senza lavoro ne' futuro 80mila persone e le loro famiglie”.


Condividi
```