(Teleborsa) -
Sono tante le IPO attese a Wall Street nel 2019, perlopiù quelle delle big del web, che non sembrano spaventate dal recente tracollo del mercato americano.
Qualcuno, anzi, gareggia per fare prima.
E' il caso di
Uber, il servizio di trasporto taxi su app, che ha
accelerato l'iter di quotazione, inizialmente previsto entro la prima metà del 2019, dopo che la più piccola rivale Lyft, poco conosciuta in Italia, ma molto popolare negli Stati uniti, ha deciso di presentare la domanda di ammissione alla SEC.
Indubbiamente Uber con una
valutazione che arriva a 120 miliardi di dollari si classifica
una delle cinque IPO più grandi di sempre e vanta una quota sul mercato americano superiore al 60% con un fatturato di 37 miliardi di dollari. Nulla a che vedere con
Lyft che viene valutata appena 15 miliardi ed ha una quota di mercato del 30%.
Ma non è solo la mobilità in primo piano. Nel settore tech c'è attesta anche per lo sbarco in borsa di altre big come
Slack, Pinterest, Airbnb, Zoom e molte altre.