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Aeroporti, gazzella come bagaglio da stiva in uno scalo libico

Fanno discutere le immagini della gazzella, viva e incellofanata, scaricata da un volo interno in Libia dallo scalo di Mitiga, che serve la città di Tripoli.

Economia, Trasporti
Aeroporti, gazzella come bagaglio da stiva in uno scalo libico
(Teleborsa) - L’Aeroporto internazionale di Mitiga, a sei chilometri da Tripoli in Libia, è stato teatro di un insolito quanto preoccupante episodio che ha avuto protagonista il passeggero di un volo interno proveniente da Ghat, città situata nei pressi del confine libico-algerino. Sul nastro di riconsegna bagagli è spuntato un bellissimo esemplare di gazzella viva, avvolta in una sacca con le gambe ripiegate sotto il corpo e con la sola testa che spuntava fuori dallo strato di cellophane.

Sul volo interno è stato consentito che l’animale venisse imbarcato e riconsegnato alla destinazione finale, come se si trattasse di un qualsiasi bagaglio da stiva.

Su quanto accaduto è scesa in campo la Libyan Wildlife Trust, che denuncia come, dopo la caduta del regime di Gheddafi, il territorio libico sia diventato terreno fertile per i bracconieri. L'Authority sottolinea poi che l'aver consentito il trasporto della gazzella viva, alla stregua di un piccolo animale domestico, pone seri interrogativi non solo sul contrabbando e il rispetto delle normative vigenti a livello internazionale, ma anche sulla sicurezza del trasporto aereo.

Sotto osservazione sia le autorità aeroportuali dei due scali, sia le società di handling che hanno effettuato l’operazione di carico e scarico della gazzella viva.

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