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Dl Semplificazioni, giudizio imprese parzialmente positivo ma "va rafforzato"

Gli interventi dovrebbero puntare alla competitività e produttività con focus al settore delle infrastrutture. Secondo Rete Imprese invece vanno eliminati oneri costosi e inutili e adempimenti fiscali inutili

Economia
Dl Semplificazioni, giudizio imprese parzialmente positivo ma "va rafforzato"
(Teleborsa) - E' solo parzialmente positivo il giudizio delle imprese sul Dl Semplificazioni, varato dal governo in concomitanza con la manovra economica per deburocratizzare la PA e rendere la vita più facile alle imprese e alle famiglie. E' quanto emerge dalle audizioni di Confindustria e Rete Imprese Italia, che rappresenta le PMI, davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori Pubblici del Senato.

Secondo l'associazione che rappresenta la grande industria,, il decreto "va rafforzato, seguendo soprattutto due linee: produttività e competitività".

"Valutiamo positivamente"
le misure a favore delle PMI creditrici della PA, ha affermato il direttore area affari legislativi di Confindustria, Antonio Matonti, aggiungendo però che il provvedimento "non segna l'avvio di un vero processo di sburocratizzazione", sia per lo stralcio di misure importanti come quelle in materia di 'End of Waste', sia perché sembra mancare un chiaro disegno di politica legislativa a sostegno della crescita economica".

Per Confindustria, occorre invece rilanciare gli investimenti, pubblici e privati, con particolare riguardo all'edilizia infrastrutturale e alle opere pubbliche.

Per Rete Imprese Italia, invece, il decreto legge Semplificazioni "rappresenta un primo importante passo per cominciare ad abbattere la burocrazia italiana, che è il nemico numero uno delle imprese", ma bisogna "procedere con attenzione".

Secondo l’associazione vanno eliminati oneri costosi e inutili, ma vanno anche rese "finalmente operative" norme già esistenti, come quelle contenute nello Statuto delle Imprese in attuazione dello Small Business Act europeo.

Un cenno anche allo split payment, che andrebbe abolito, assieme a tutta una serie di "adempimenti" di natura fiscale che con l'entrata in vigore della fatturazione elettronica non hanno più ragione d'esistere.

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