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Eurozona, le previsioni confermano un rallentamento dell'economia nel 2019

Si ipotizzano ritmi di crescita moderati (+0,3%). A frenare l'attività concorrono le preoccupazioni politiche ed economiche globali. Scarso effetto dalle politiche monetarie di BCE e Fed

Economia
Eurozona, le previsioni confermano un rallentamento dell'economia nel 2019
(Teleborsa) - La crescita dell'economia dell'Eurozona decelera in modo significativo in scia al peggioramnebto delle condizioni economiche globali e per effetto delle incertezze di natura politica. Questa la fotografia scattata dall'Eurozone economic outlook, report pubblicato congiuntamente dall'Istat, dall'Istituto IFO tedesco e dal KOF - Swiss Economic Institute.

L'economia dell'area euro è prevista crescere a ritmi moderati e costanti (+0,3%) supportata solo dai miglioramenti della domanda interna.

L'inflazione totale si è mantenuta attorno alla soglia del 2% nell'ultimo trimestre del 2018, ma dovrebbe scendere in misura contenuta nei trimestri successivi a conferma del raffreddamento dell'economia. La BCE ha deciso di interrompere il programma di acquisto di attività finanziarie, ma la decisione, già scontata dai mercati, dovrebbe avere "un impatto trascurabile sull'inflazione" nei prossimi mesi. Allo stesso tempo, il recente calo dei prezzi del petrolio fornirà un contributo negativo all’andamento dell’inflazione.

A causa delle incertezze legate a fattori globali sia economici sia politici, l'attuale scenario di previsione sull'economia dell'area della moneta unica è caratterizzato da possibili revisioni al ribasso. I rischi per le previsioni dell'economia dell'area euro hanno un orientamento negativo e le difficoltà legate a fattori politici come la Brexit, le dispute sui dazi commerciali, la vulnerabilità dei mercati emergenti e volatilità dei mercati finanziari minacciano le prospettive economiche e finanziarie per il 2019.

In questo scenario, l'impatto della normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti sull'economia mondiale è ancora difficile da stimare visto che i dati riguardanti l'andamento economico del terzo trimestre delle principali economie avanzate ed emergenti ha segnato una decelerazione. La crescita del PIL statunitense è risultata solo marginalmente inferiore a quella del trimestre precedente, mantenendosi al di sopra del suo potenziale.
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