(Teleborsa) -
L’economia mondiale mette il freno a mano nel
2019, quando crescerà del
2,9% dopo il +3% del 2018. A dirlo la Banca Mondiale, sottolineando anche che i
rischi al ribasso sulle prospettive sono in aumento.
"Le tensioni commerciali restano elevate e alcune grandi economie emergenti hanno sperimentato sostanziali pressioni dai mercati finanziari", precisa ancora l’istituto di
Washington. "In
Cina l’attività resta
solida ma sta decelerando" osserva la Banca Mondiale, seconda la quale la crescita delle economie avanzate dovrebbe calare al 2%, mentre quelle in via di sviluppo dovrebbero segnare un +4,2%.
Dopo il +1,9% del 2018, l’area euro è prevista crescere dell’1,6% nel 2019, ovvero 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime di giugno". Dimissioni anticipate per Jim Yong Kim - Intanto, nei giorni scorsi il Presidente della Banca Mondiale, il coreano
Jim Yong Kim, ha rassegnato le dimissioni e lascerà dunque l'incarico il prossimo
1 febbraio, con oltre tre anni di anticipo rispetto alla scadenza del mandato naturale, che
nel 2017 era stato rinnovato per altri 5 anni.Non sono note le ragioni delle dimissioni, è invece cosa risaputa che
Kim, ambientalista convinto che aveva spinto per finanziare numerosi progetti per le energie rinnovabili, fosse in aperto disaccordo con la politica dell'amministrazione
Trump su ambiente e clima.