(Teleborsa) - Il contesto "risk off" per i timori di crescita globale continua a favorire le quotazioni dell'oro, considerato
porto sicuro dagli investitori. I prezzi del metallo giallo si spingono sempre più verso la soglia psicologica di 1.300 dollari l'oncia. Il top segnato nella sessione odierna dal contratto, scadenza febbraio, è di
1.297,06 dollari.
Gli operatori si rifugiano sui beni considerati sicuri, come in questo caso l'oro, di fronte alle preoccupazioni per il
rallentamento della crescita globale economica; alle
forti oscillazioni del mercato azionario; a un
dollaro debole sulle aspettative che
la Fed sarà meno aggressiva di quanto previsto in precedenza nel restringere la propria politica monetaria.
E, secondo gli addetti ai lavori, dopo un 2018 altalenante, l'anno in corso potrebbe essere quello giusto per i prezzi dell'oro.