(Teleborsa) - Avrebbe dovuto tenersi ieri ma, alla fine,
il varo del reddito di cittadinanza e di Quota 100 è slittato di una settimana. Nessuna data certa ma sembra che
il Consiglio dei ministri con le due misure chiave sarà fissato tra mercoledì 16 e venerdì 18 gennaio. “La ragioneria ha bisogno di un po’ di tempo in più, perché è un decreto molto complesso”, ha spiegato
Luigi Di Maio, imputando il rinvio al
lavoro di “bollinatura” da parte della Ragioneria generale dello Stato.A confermare che il decreto legge con le norme sul reddito di cittadinanza e quota 100 sarà varato “la settimana prossima” è stato
il sottosegretario al ministero dell'Economia, Massimo Garavaglia. ‘"Noi aspettiamo da anni di mettere una pezza alla Fornero, che ha creato tanti danni a cittadini. Bisogna fare tutto bene” ha spiegato Garavaglia motivando il ritardo del capitolo sulla riforma delle pensioni, di cui si è occupato in prima persona.
E, ieri, in serata, a Porta a Porta, sulla questione dell’allungamento dei tempi è intervenuto anche
il vice premier Matteo Salvini. “Se i tecnici ci dicono dateci qualche giorno in più, preferisco usare tre giorni in più e fare un buon servizio che fare le cose di corsa”, ha affermato Salvini aggiungendo che risulta “fondamentale non fare errori.
Non devo per forza approvarlo venerdì se posso farlo mercoledì e farlo meglio”. Ma sullo stallo sembra pesare il nervosismo tra i due alleati di governo.