(Teleborsa) -
L’Antitrust chiede di rivedere il Decreto sugli NCC, in via di conversione, perché
ritiene che non vada nella direzione "auspicata", ovvero nell'
interesse dei consumatori. Lo annuncia l'AGCM all'audizione informale dinnanzi alla Commissione Trasporti della Camera.
Nel corso dell’audizione è stato evidenziato come nel settore della
mobilità non di linea si sia sviluppata nei tempi più recenti una
domanda molto estesa e diversificata di servizi che tende a non distinguere più tra attività soggette a obblighi di servizio pubblico (taxi) e attività di mercato (NCC) e che, legata ad un concetto di
mobilità urbana di tipo intermodale di servizi, fa ampio ricorso ai nuovi strumenti resi possibili dall’innovazione tecnologica (l'app). In questo quadro, qualunque riforma organica della disciplina di settore dovrebbe avere quale
obiettivo ultimo il pieno soddisfacimento delle nuove
esigenze dei consumatori, affinché gli stessi possano trarre pieno beneficio dalle innovazioni tecnologiche e dai mutamenti intervenuti nelle modalità di offerta dei servizi.
A tale riguardo, l’Autorità ha posto in luce come le
modifiche introdotte dal Decreto in via di conversione
non appaiano andare nella direzione auspicata. Il mantenimento infatti di
vincoli nelle modalità di prenotazione dei servizi e delle
restrizioni territoriali all'offerta di servizi NCC, unitamente all'
inutilizzabilità delle piattaforme tecnologiche e alla moratoria nel rilascio di nuove autorizzazioni, tenderà a rendere sempre più difficile l’incontro della domanda e dell’offerta, con l’effetto di
deprimere il benessere dei consumatori finali in termini di minore ampiezza e qualità dei servizi offerti e di prezzi più elevati.
L’Autorità ha quindi ribadito il proprio favore a un
disegno di riforma complessiva in senso pro-concorrenziale e nel
rispetto rigoroso del principio di proporzionalità. Ed ha anche sollecitato la
modifica del decreto laddove tende a mantenere o addirittura a rafforzare
ingiustificate restrizioni concorrenziali nel settore della mobilità non di linea. In particolare, l’Autorità ha suggerito di: eliminare ogni limitazione alle modalità di prenotazione; abrogare le restrizioni territoriali ; abrogare la norma che introduce una moratoria al rilascio di nuove autorizzazione NCC sino alla realizzazione del registro nazionale.