(Teleborsa) -
Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia, con gli investitori in attesa di
sviluppi sulla Brexit. Dopo aver incassato il no all'accordo raggiunto con l'Ue lo scorso novembre dalla Camera dei Comuni, il premier inglese
Theresa May tira un piccolo sospiro di sollievo, salvandosi dalla mozione di sfiducia presentata dal leader laburista
Jeremy Corbyn.
Dal fronte macro, va segnalato il
rallentamento dell'inflazione della Zona Euro e in Italia la
contrazione del surplus della bilancia commerciale.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,14. L'
Oro continua la seduta sui livelli precedenti, riportando una variazione pari a +0,06%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,49%) si attesta su 51,53 dollari per barile.
Si riduce di poco lo
spread, che si porta a +255 punti base, con un lieve calo di 3 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,72%.
Tra le principali Borse europee sottotono
Francoforte che mostra una limatura dello 0,38%, dimessa
Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, fiacca
Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,41%.
Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,22%.
In buona evidenza a Milano i comparti
alimentare (+1,47%),
telecomunicazioni (+1,15%) e
chimico (+1,01%). Nella parte bassa della classifica di Milano, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
tecnologia (-2,09%),
media (-1,36%) e
costruzioni (-0,71%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Campari (+1,58%),
Telecom Italia (+1,40%),
UnipolSai (+1,21%) e
Saipem (+0,75%). I più forti ribassi, invece, si verificano su
Juventus, che continua la seduta con -2,58%. In apnea
STMicroelectronics, che arretra del 2,43% dopo il
warning di TSMC. Spicca la prestazione negativa di
Fineco, che scende dell'1,54%.
Azimut segna un ribasso dell'1,37%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
IMA (+4,85%),
Aquafil (+2,82%),
CIR (+2,31%) e
Mutuionline (+2,08%). I più forti ribassi, invece, si verificano su
Mediaset, che continua la seduta con -4,15% dopo la bocciatura di Bank of America ad underperform da neutral (target price a 1,7 da 4 euro). Calo deciso per
Biesse, che segna un -1,81%. Sotto pressione
Credito Valtellinese, con un forte ribasso dell'1,78%. Soffre
Anima Holding, che evidenzia una perdita dell'1,75%.