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Italianway: "Con Wonder Italy 5 milioni di turisti in 20mila seconde case"

L'obiettivo è valorizzare il patrimonio immobiliare inutilizzato dando vita a 300 nuove imprese entro il 2023

Economia
Italianway: "Con Wonder Italy 5 milioni di turisti in 20mila seconde case"
(Teleborsa) - Riportare a nuova vita il patrimonio delle seconde case inutilizzate degli italiani (5 milioni di immobili secondo l'Istat) e rilanciare una forma di turismo alternativa, quella dell'ospitalità diffusa, che vada incontro ad un nuovo modo di viaggiare sempre più in voga.



È questo l'obiettivo di Italianway, start up del settore turismo-hospitality, che con il progetto "Wonder Italy" punta coinvolgere, entro la fine del 2019, 70 property manager che gestiscano oltre 1000 appartamenti in tutta Italia con una capacità ricettiva di 3000 posti letto per arrivare, nel giro di 5 anni, a gestire 20 mila appartamenti e 54 mila posti letto.

Wonder Italy punta, di fatto, a diventare il primo franchising italiano del vacation rental, un network di imprenditori del turismo capace di innescare "nel giro di cinque anni – spiega l'Ad di Italianway Marco Celani un giro d'affari da 200milioni di euro dando vita a 300 nuove imprese capaci di generare ricadute importanti sul territorio in cui operano, anche in termini di occupazione". Il progetto mira, infatti, tra assunzioni dirette ed indotto, al coinvolgimento di 5000 persone entro il 2023. Nell'immediato, dalle 350 impiegate attualmente, assicurano da Italianway, si arriverà alle 1400 occupate entro la fine del 2019.

Un'idea che parte dall'analisi dei dati. Il numero dei viaggiatori che per soggiornare nel nostro Paese sceglie una casa, prenotando on line, e non una tradizionale camera d'albergo, spiegano dal Centro Studi di Italianway, è, infatti, destinato a crescere del 10% l'anno.

L’accesso al progetto prevede un percorso di formazione attraverso il Master in Property Management dell'Academy Italianway che affronta tutte le tematiche, dall'approccio commerciale per l’acquisizione del proprietario, fino alla fatturazione del soggiorno all'ospite.

Al momento si parte con 30 località coinvolte tra cui Langhe, Golfo del Tigullio, Lago di Garda e Napoli per arrivare a 200 entro cinque anni con un'attenzione particolare – spiega Davide Scarantino, Founder e Responsabile commerciale di Italianway – a "quella parte del patrimonio culturale del nostro Paese ancora sconosciuta ai più perché appartenente a destinazioni in cui, a causa della mancanza di infrastrutture moderne, la ricettività tradizionale non è mai arrivata".
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