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Scuola, gli insegnanti non potranno cambiare scuola per i primi cinque anni

Anief contro questo disegno dei relatori del ddl. Disposizioni normative che contengono dei limiti di carattere costituzionale, sovrastano il diritto alla famiglia e al lavoro.

Economia, Scuola
Scuola, gli insegnanti non potranno cambiare scuola per i primi cinque anni
(Teleborsa) - Tutti gli insegnanti, una volta di ruolo, non potranno cambiare scuola per i primi cinque anni e dovranno anche permanere nella stessa tipologia di posto e classe di concorso: lo prevede, al fine di raggiungere un ipotetico miglioramento della continuità didattica, un emendamento dei relatori al dl Semplificazioni, estendendo «al personale docente ed educativo di ogni ordine e grado di istruzione» e quindi valgono anche per la scuola dell'infanzia le misure oggi in vigore per gli insegnanti delle superiori. La proposta, al momento, è stata depositata ma non ancora approvata.



Per Anief, che si pone subito contro questo disegno dei relatori del ddl, si tratta di possibili disposizioni normative che contengono dei limiti di carattere costituzionale, perché sovrastano il diritto alla famiglia e al lavoro, senza avere probabilmente una minima idea di cosa si stia approvando.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, "la continuità didattica non si ottiene in questo modo, peraltro andando a ledere il diritto del lavoratore di ricongiungersi agli affetti, con disposizioni normative lesive di più diritti dei lavoratori. E siccome il diritto al lavoro non può negare quello alla famiglia, visto che è una prerogativa che riguarda perfino i militari, annunciamo sin d’ora che porteremo in tribunale ogni norma che impedisca la libera circolazione dei docenti assunti a tempo indeterminato". "Se si vuole davvero incentivare la continuità didattica – continua il sindacalista - si prevedano una volta per tutte le immissioni in ruolo dei supplenti abilitati, riaprendo le GaE e stabilizzando in modo diretto tutti coloro che hanno svolto almeno tre anni di servizio, come ci dice da tempo Bruxelles.", conclude Pacifico.



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