(Teleborsa) - Per ridurre le emissioni inquinanti dei mezzi pubblici, il
Comune di Taranto sperimenta un nuovo carburante la cui
parte rinnovabile è
composta di materie prime di
origine biologica.
A questo proposito, nella giornata di oggi, 24 gennaio, il
Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, insieme ai
Presidenti Gira e Giusti, rispettivamente alla guida di
AMAT (Azienda per la Mobilità dell’Area di Taranto) e
AMIU (Azienda Multiservizi e Igiene Urbana di Taranto), ma anche a
Carloalberto Giusti e Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di EnEnii, hanno
sottoscritto un accordo per la
sperimentazioni di Enidiesel+ sui
mezzi del pubblico servizio.
Così,
dal primo marzo al trenta agosto, il
gasolio verrà
sostituito dal nuovo combustibile la cui parte rinnovabile viene prodotta da Eni grazie ad un brevetto che ha consentito di dare nuova vita alle materie prime biologiche, oltre che alle raffinerie convenzionali. Queste, infatti, diventano
bioraffinerie, in grado di trasformare oli vegetali usati e grassi animali in biocarburanti qualitativamente superiori.
L'accordo, che non prevede costi per l'amministrazione locale e le due aziende pubbliche, prevede anche l’incremento sul territorio di Taranto della raccolta di oli esausti. Grazie ad AMIU, che implementerà la raccolta degli oli al servizio della differenziata, questi potranno essere successivamente trasferiti nelle bioraffinerie Eni Venezia, a Porto Marghera, e a breve anche a Gela.
"Eni è stata la prima al mondo –
spiega Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni - a trasformare una raffineria tradizionale in bioraffineria per produrre biocarburanti di altissima qualità come l’innovativo carburante Enidiesel+, utilizzando una tecnologia che abbiamo sviluppato al nostro interno e oggi il nostro obiettivo è ridurre progressivamente, fino ad azzerare, l’utilizzo di materie prime edibili"