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Boccia, Confindustria: necessario costruire per crescere

Il volano utile all’espansione dell’economia italiana, secondo Boccia, potrebbe essere proprio quello di "Aprire immediatamente i cantieri".

Economia
Boccia, Confindustria: necessario costruire per crescere
(Teleborsa) - "Occorre cominciare a costruire un'operazione anticiclica dell'economia e prepararsi al rallentamento per mantenere alta la crescita dell'Italia". Il monito di Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, è arrivato oggi, 29 gennaio, a margine di un incontro dedicato all'impegno sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per l'Italia. Secondo il numero uno degli industriali, infatti, per dare nuovo impulso alla crescita del PIL bisognerebbe puntare tutto sulle costruzioni, mettendo in atto il così detto "piano B post manovra".

In uno scenario di rallentamento dell'economia globale, infatti, per il Presidente Boccia "Preoccupano – soprattutto - i dati di rallentamento della Germania, che significano meno ordini per le imprese italiane". Dunque, il volano utile all'espansione dell'economia italiana potrebbe essere proprio quello di "Aprire immediatamente i cantieri. C'è uno studio dell'Associazione nazionale costruttori che prevede 26 miliardi di risorse già stanziate per attivare cantieri che determinerebbero 400mila posti di lavoro. Questo, al di là della Tav Torino-Lione che comporterebbe altri 50mila posti di lavoro".

Il Presidente, inoltre, si è augurato che l'Italia non finisca per trovarsi isolata nell’ambito dei 28 dell'Unione,e a tale proposito: "abbiamo bisogno di Europa. Siamo uno dei più grandi esportatori d'Europa: esportiamo 550 miliardi all'anno, di cui 250 in Europa". "Questo - ha poi continuato Boccia - dal punto di vista economico. Dal punto di vista politico è chiaro che l'Italia ha senso in un'Europa integrata. Occorre capire con chi è la sfida. Secondo noi è tra Europa e mondo esterno, non tra paesi prim".

In ultimo, il Presidente della Confederazione ha espresso parole di sostegno per coloro che ritengono necessaria una revisione delle regole Ue che prevedono il Bail-in per le banche in difficoltà. "Sarebbe necessario rivedere tutta l'Europa in termini di una stagione riformista. Però con proposte, non solo con critiche", ha affermato. Quanto al caso Carige e all'eventualità che si renda necessaria un'operazione di sistema, Boccia ha replicato: "Sembra di no. Parliamo di piccole banche che hanno delle criticità. L'operazione di sistema assolutamente no. Serve un'operazione di crescita del paese da cui deriva il credito. È evidente – ha concluso il Presidente - che il rallentamento del quantitative easing potrebbe comportare rallentamento e maggiore selettività del credito. A maggior ragione bisogna investire sulla crescita, che determina il credito. Non è il credito che determina la crescita".
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