(Teleborsa) - L'
aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) per il comparto scolastico che approderà oggi,
29 gennaio,
in Senato nell’ambito del Decreto Semplificazione,
ha già
creato spaccature e tensioni nel fronte della maggioranza.
Al centro della diatriba un
emendamento a firma dei relatori, che, dopo l'ultimo
aggiornamento datato 2014, porterebbe la riedizione delle
GaE al 2020.
Da una parte, dunque, l'emendamento leghista mirato a procrastinare al 2020; dall'altra l'alzata di scudi del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto a gran voce l'aggiornamento delle Graduatorie già nel prossimo mese di marzo.
A
supportare la presa di posizione pentastellata Marcello Pacifico, il Presidente Nazionale
ANIEF, che, in una nota, ha offerto "pieno sostegno a questa presa di posizione del M5S, perché un'altra proroga porterebbe solo di nuovo migliaia di cattedre deserte. E per questo motivo abbiamo fatto ripresentare un emendamento specifico per cassarla". Anief, infatti, avrebbe operato da tramite affinché venga ripresentato in Senato un emendamento utile a fugare ogni tentativo di proroga al 2020 delle GaE.
"La scorsa estate – ha spiegato Pacifico - ben oltre la metà delle cattedre destinate alle immissioni in ruolo, quasi 33 mila su 57 mila autorizzate, sono andate deserte proprio per via della mancanza di aspiranti docenti nelle GaE. Per il sostegno, poi, si è toccato il fondo: sono state accordate appena 1.600 immissioni in ruolo, dinanzi a circa 13 mila previste. Con l’aggravante che i docenti abilitati su disciplina e specializzati per il sostegno ci sono, ma rimangono "congelati" nelle graduatorie d’istituto".