(Teleborsa) - L'attacco arriva dall'
ambasciatore cinese a Bruxelles, Zhang Ming. Intervistato dal
Financial Times il rappresentante di Pechino per l'Unione europea, ha condannato le "calunnie" e le "discriminazioni" che deve fronteggiare
il colosso delle tlc Huawei e altre compagnie cinesi in Europa, avvertendo che
gli sforzi per escludere la Cina dai progetti sul 5G sarebbero
controproducenti e potrebbero provocare
"gravi conseguenze" per la cooperazione economica e scientifica globale.
"Oggi, viene fatto ogni sforzo per inventare storie sulla sicurezza di Huawei", ha detto Zhang riferendosi alle
preoccupazioni sollevate anche in Europa sulla sicurezza delle tecnologie cinesi. "Non penso, tuttavia, che queste storie abbiano nulla a che fare con la sicurezza in quanto non sono supportate da fatti o prove", ha aggiunto l'ambasciatore.
Huawei è sospettata di porre problemi di sicurezza nazionale in molti paesi, tra cui
Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Giappone, che hanno
vietato a Huawei di costruire una rete Internet
5G ultraveloce. Da parte loro,
diversi paesi europei si stanno interrogando sul problema. Dubbi in merito sono stati espressi da
Norvegia, Germania e Francia mentre la
Gran Bretagna – dove
l'operatore storico BT ha deciso di tagliare i ponti con il produttore di apparecchiature cinesi – ha già manifestato la sua "profonda preoccupazione" sull'argomento prendendo in considerazione di escludere Huawei dallo sviluppo del 5G.
Sul tema era già intervenuto il
diplomatico cinese, Liu Xiaoming che, sulle pagine del quotidiano britannico
The Telegraph, ha chiesto di "non dare ascolto agli allarmisti" in quanto "Huawei non pone minacce alla sicurezza della Gran Bretagna. Nel Regno unito Huawei si è impegnata in investimenti e acquisizioni per
tre miliardi di sterline nei prossimi cinque anni.