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Anief, nelle riforme "segni di una svolta che richiede maggiore coraggio"

Il M5S ha auspicato inoltre la volontà di voler cancellare le classi pollaio e fare più assunzioni. Marcello Pacifico : “il progetto va preso necessariamente sul serio".

Economia, Scuola
Anief, nelle riforme "segni di una svolta che richiede maggiore coraggio"
(Teleborsa) - Se si valutano le cose fatte dal Governo giallo-verde per la scuola, Anief ammette che un nuovo cammino è iniziato, ma alcune decisioni non accompagnate dalle misure necessarie segnalate si sono rivelate, persino, controproducenti. Il M5S ha auspicato inoltre la volontà di voler cancellare le classi pollaio e fare più assunzioni.

A commentare tale desiderio è Marcello Pacifico che spiega: "il progetto del Movimento 5 Stelle di occuparsi del problema dell'alto numero di studenti per classe va preso necessariamente sul serio. Noi, come sindacato che tutela i lavoratori della scuola e tiene alla corretta formazione degli alunni, non possiamo che rallegrarci per questo disegno di legge. C’è però bisogno di approvarlo in fretta, insieme alla riapertura delle GaE per tutto il personale abilitato e dei corsi annuali universitari e di tirocinio per i docenti con 36 mesi di servizio", conclude il sindacalista.

Inoltre secondo l'Associazione che rappresenta il mondo della scuola, l'aumento di 2 mila posti al tempo pieno e di 400 posti di strumento musicale, dovuti al commissariamento del Miur ottenuto grazie agli sforzi di Anief, la fine dei servizi esternalizzati e degli ambiti territoriali sono tutti segni di una svolta che richiede maggiore coraggio e una ferma determinazione a rivisitare i criteri di formazione degli organici e delle classi. Per farlo ci vogliono le opportune risorse finanziarie, come già segnalato dal centro studi della Camera sulla proposta di legge presentata sulle classi pollaio. E poi servirebbero 40 mila posti in più per allineare le regioni del Sud a quelle del Nord sul tempo pieno, e altrettanti per stabilizzare sia il personale Ata sia il personale docente su posti di sostegno in deroga.

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