(Teleborsa) -
"Sì all'assistenza, no allo sbarco". Lo ha stabilito la
Corte di Strasburgo sul caso della nave
Sea Watch chiedendo all'Italia di
"prendere il prima possibile tutte le misure necessarie per assicurare ai ricorrenti cure mediche adeguate, cibo e acqua". Per i minori non accompagnati è stato chiesto al governo di garantire anche una
"tutela legale" adeguata. La Corte
non ha invece accolto la richiesta dei ricorrenti di ordinare all'Italia
il loro sbarco.Nella tarda mattinata di ieri, sulla questione era intervenuto il Ministro dell'Interno,
Matteo Salvini:
"Sbarco degli immigrati? - aveva ribadito ancora -
Solo se prenderanno la via dell'Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo".
Della Sea Watch 3 hanno parlato
Macron e il Premier Conte, a Cipro in occasione del vertice "Med 7". Il Presidente francese suggerisce di applicare
tre principi: "
Sbarco nel porto più vicino, cioè l'
Italia. Distribuzione, dal quale la
Francia non si è mai sottratta, e il diritto, fare in modo cioè che le ong rispettino le regole". E il Presidente del Consiglio ha spiegato che in questo momento c'è la disponibilità al ricollocamento da parte di
Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta. CONTE SUL CASO DICIOTTI: "MI ASSUMO RESPONSABILITA'- Il Premier è intervenuto anche sulla questione
Diciotti dichiarando di "
assumersi la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto e in particolare della vicenda Diciotti". Lo ha detto a Nicosia. Questa vicenda, "se l'avessi ritenuta illegittima, sarei intervenuto". Il caso, ha ribadito,
"rientra nella linea politica sull'immigrazione seguita dal Governo".