(Teleborsa) -
"E' un dato che era atteso ed è determinato dal ciclo economico europeo". Questo il primo commento del Ministro dell'Economia Giovanni
Tria, che prova a stemperare i toni catastrofistici dagli Usa dove è in visita, a commento del dato del
Pil nel IV trimestre 2018 (-0,2%) che segna ufficialmente l'entrata dell'
Italia in recessione tecnica."In termini di tassi di crescita annui - sottolinea ancora -
il 2018 si chiude con un + 1%, che restringe il divario di crescita dell'Italia rispetto alla media dell' eurozona (+ 1,2%). Questo dimostra che la fase di recessione tecnica che stiamo attraversando riflette l'impatto sul manifatturiero italiano del forte rallentamento del commercio internazionale e della produzione industirale tedesca".ACCELERARE PROGRAMMA DI INVESTIMENTI -
Secondo il ministro dell'Economia "La risposta non può che essere quella di accelerare il programma di investimenti pubblici previsti dal Governo e le altre misure contenute nella legge di bilancio. Sottolineo infine che questi dati, ampiamente attesi, non stanno intaccando il recupero di fiducia dei mercati finanziari nel debito italiano". BOCCIA, CONFINDUSTRIA: "REAGIRE SUBITO" - Non sembra essere dello stesso avviso il Presidente di Confindustria,
Vincenzo Boccia, che rispetto ai dati che fotografano l'andamento dell'economia del Paese mostra più di qualche preoccupazione invitando a
"reagire subito al rallentamento dell’economia attivando investimenti pubblici e privati". Anche perché, secondo il numero uno di Viale dell'Astronomia,
"a gennaio avremo un rallentamento ancora superiore rispetto al quarto trimestre, a seguito della frenata dell’economia globale e della Germania".