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Italia in recessione "tecnica": PIL -0,2% nel 4° trimestre

L'Istat certifica quanto già anticipato ieri dal Premier Conte alle imprese. Nel 2018 il PIL è aumentato dello 0,8%

Economia, Macroeconomia
Italia in recessione "tecnica": PIL -0,2% nel 4° trimestre
(Teleborsa) - L'Italia è entrata tecnicamente in recessione con una caduta del PIL pari allo 0,2%. Lo conferma l'Istat, che ha pubblicato oggi i dati del 4° trimestre.

In realtà, il dato negativo era stato già anticipato ieri dal Premier Giuseppe Conte, parlando alla platea delle imprese ad Assolombarda, anche se il numero uno dell'esecutivo aveva espresso fiducia su un recupero dell'economia nel 2019 Immediata la reazione del mondo delle imprese, con il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che ribadisce "apriamo subito i cantieri". Un appello che è divenuto un mantra.

Nel 2018 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,8%. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari all’1% (nel 2018 vi sono state tre giornate lavorative in più rispetto al 2017). La variazione acquisita per il 2019 è pari a -0,2%.

IL PIL SCENDE PER IL SECONDO MESE CONSECUTIVO - L'Istat stima per il quarto trimestre del 2018 un PIL in diminuzione dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato). L’economia italiana ha segnato dunque una contrazione, che fa seguito a quella più modesta, registrata nel terzo trimestre.
In termini tendenziali si rileva un aumento modestissimo dello 0,1% (nel terzo trimestre era +0,6%).
Il quarto trimestre del 2018 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017.

FRENANO INDUSTRIA E AGRICOLTURA - Questa stima, che ha natura provvisoria, riflette dal lato dell’offerta un netto peggioramento della congiuntura del settore industriale a cui si aggiunge un contributo negativo del settore agricolo, a fronte di un andamento stagnante delle attività terziarie.

CADE LA DOMANDA INTERNA - Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.
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