(Teleborsa) - Si chiuderanno alle 20 di questa sera le
iscrizioni per l'anno scolastico 2019/2020, aperte lo scorso 7 gennaio. A conferma di un trend che si è rivelato crescente negli ultimi anni, dai primi dati disponibili emerge che
il 55,4% degli studenti che a settembre frequenterà una classe prima della
Scuola secondaria di secondo grado ha optato per un
indirizzo liceale. Scelta che, lo scorso anno, era stata fatta dal 55,3% dei neo iscritti.
Il liceo preferito è lo Scientifico con il 25,5% degli iscritti, seppur con una lieve flessione dello 0,1% rispetto al 2018. Tra gli indirizzi rimane al primo posto quello
tradizionale scelto dal 15,4% degli studenti, seguito dall'opzione
Scienze Applicate (l'8,4) e dall'
indirizzo Sportivo (1,7%). Secondo in classifica è
il Liceo linguistico le cui preferenze restano stabili al
9,3%. Cresce, invece, la percentuale degli iscritti
Liceo delle Scienze umane che con
l'8,4% è il terzo per numero di iscritti. Quarto posto, infine, per il
Classico che ottiene il
6,8% delle iscrizioni segnando una crescita di due punti percentuali rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda gli altri indirizzi si registra un leggero calo per
l'Artistico che passa dal 4,1% dell'anno scorso al
4% mentre
i Licei musicali e coreutici raggiungono l'1%. In crescita anche gli
Istituti tecnici,
scelti da uno studente su tre (31%, erano il 30,7% un anno fa) con il
settore Tecnologico che continua ad attrarre maggiormente
(19,6%) mentre
l'indirizzo Economico è stabile all'11,4%. Diminuiscono, invece, le iscrizioni agli
Istituti Professionali che passano dal 14% del 2018/2019 al
13,6%.
A livello nazionale il
Lazio si conferma, anche quest'anno, la regione con la
maggiore percentuale di iscritti ai Licei (68,6%). Seguono Abruzzo (61,2%), Campania (59,1%), Sardegna e Umbria (rispettivamente 58,5%), Sicilia (58,2%). Il
Veneto si conferma la regione con
meno ragazzi che scelgono gli indirizzi liceali (45,7%) e la
prima nella scelta dei Tecnici (40%). La regione con la
più alta percentuale di iscritti negli Istituti professionali è, invece, la
Basilicata (16,8%), seguita da Campania (16%) ed Emilia Romagna (15,8%).