(Teleborsa) -
Il 2019 si apre con una frenata delle domande di mutuo e surroghe (mutui sostituzione). E' quanto emerge dal Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che rileva un
calo del 6,4% rispetto al mese di gennaio 2018. Prosegue così il
trend negativo accennato nel corso del 2018, anno che si chiude con una riduzione dello 0,6% causata perlopiù dal ridimensionamento dei mutui di sostituzione.
A mitigare la performance negativa delle richieste si segnala la
crescita dell’importo medio, che fa segnare un
+1,9% per attestarsi a
128.124 euro.
Secondo
Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, l'andamento in controtendenza di domande e importi "può essere spiegato con la minore incidenza dei mutui di sostituzione, che spiegano anche il progressivo allungamento dei piani di rimborso".
Le richieste di mutuo si sono concentrate prevalentemente nella classe compresa tra
100 mila e 150 mila euro, con una quota pari al
29,1% del totale. Da segnalare come la
classe al di sotto dei 75 mila euro dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, rappresenti una quota pari al
25,6% sul totale.
Sotto il profilo della
durata, le preferenze delle famiglie italiane sembrano confermate rispetto alle precedenti rilevazioni: la classe compresa
tra i 16 e i 20 anni si aggiudica la quota maggiore, pari al
24,7% del totale (seppur in calo di -0,5 punti percentuali rispetto al gennaio 2018), seguita dalla fascia tra i
26 e i 30 anni, con il
24,1%.
(Foto: © Fabio Balbi)